EDIZIONE 2017
Da Roma e Milano il vento nuovo del cabaret. E’ Dani Bra, romano, il vincitore del XXI Festival del Cabaret di Martina Franca. Monologhista dai tempi comici perfetti, ha proposto una satira legata al costume, con due spaccati sulla terza età che hanno ottenuto una standing ovation dai 1200 spettatori presenti. Al milanese Davide Spadolà è andato, invece, il premio della critica, grazie a due performance che la giuria ha premiato per l’originalità dei temi trattati e per la ricercatezza dei monologhi.
Va agli archivi un bel festival, reso frizzante anche dal cambiamento di location, che il patron Giovanni Tagliente, a margine della manifestazione, ha battezzato come la “nuova casa del Festival”. Un evento, quello pugliese, che si conferma come uno dei più importanti punti fermi del cabaret italiano.
Mai come quest’anno si è cercato di dare un’impronta nazionale al Festival, con “regionando”, il percorso linguistico che ha dato spazio a tre rappresentanti diversi della comicità regionale: Puglia con Gianni Ciardo, Sicilia con Matranga e Minafò, Abruzzo con Nduccio. E il fatto che abbiano vinto un romano e un lombardo amplia ancora di più la “cartina geografica” della comicità, per un Festival che resiste alle intemperie della crisi dello spettacolo dal vivo.
Risate senza sosta nelle tre serate, non solo per l’alta qualità dei comici in gara, ma soprattutto per la caratura degli ospiti che si sono alternati sul palco.
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Basta la sola citazione per capire: Gioele Dix (Premio città di Martina Franca), Pinuccio (Premio “Sirio”), Sergio Sgrilli, Carmine Faraco, Ale Baldi, Alberto Caiazza, Giancarlo Barbara, Dino Paradiso, Tommy Terrafino, Dado e Nicola “supereroe” Calia. Praticamente una flotta della comicità, guidati alla perfezione dai “comandanti” Mauro Pulpito e Debora Villa, perfetti nella conduzione, con quest’ultima che ha offerto anche due splendidi monologhi dedicati alle donne. A chiudere il cast la “Santarsieri band”, colonna sonora del festival.